mercoledì 24 giugno 2009

Avignone

Frammenti di PbF

2
William
In attesa che Antony decidano il da farsi propongo algi altri di dividerci e reperire tutto l'occorente per il viaggio.
Con l'itensa che il mattino seguente, di buon'ora, partiamo per Avignone.

Al mattino vi trovate nella sala d'ingresso pronti per la partenza.
William e Paul sono i primi ad arrivare, dopo pochi minuti arriva anche Faust visibilmente stanco, come se avesse passato la notte in bianco.
Aspettate alcuni minuti poi nessuno si fa vedere.
Vi preoccupate un pò per John e Arold, ma dati i tempi dei treni per Avignon uscite.Alla stazione il treno è pronto al binario, salite.
Appena prima che il treno parta John e Arold arrivano correndo, saltano sul treno al volo e vi raggiungono.
"Scusate - dicono - abbiamo rischiato di rimanere fuori da questa storia"
Mentre il treno sferraglia, con un paio d'ore davanti decidete di pianificare come muovervi.Sapete che non ci sono agenti ad Avignon e sapete che probabilmente qualcuno la tiene prigioniera.
Siete soli e non sapete contro chi o cosa...

Faust
Ad avignone.....bisognerebbe informarsi su castelli o zone del genere, in montagna...
se la tengono prigioniera dobbiamo armarci, però a me non piace tanto l'idea di combattere..
Direi di arrivare a destinazione e raccogllere informazioni

Arold
"Sono d'accordo con Faust, quando arriveremo dobbiamo informarci...e anche essre pronti a tutto" e accarezzo la frusta..."
Una volta giunti io mi preoccuperò di cercare nelle biblioteche informazioni sui castelli o monasteri o grossi edifici particolari presenti in città o nelle zone limitrofe, magari potrei riuscire anche a recuperare le piantine di di questi edifici se sono fortunato..."

Lasciato il treno in una non precisata stazione una carrozza trainata da due cavalli neri vi porta fino ad piccolo villaggio nei pressi di Avignon.
Decidete di farvi lasciare li, e non direttamente in città per definire meglio la strategia d'azione.
Le vostre idee su come muoversi sono parecchio confuse e in effetti non avete la minima idea di come sia fatta la città.
Le uniche due cose che sapete di Avignon è che ci sono due cose importanti:
La prima è il famoso ponte (Il ponte di Saint-Bénezet), la seconda è il Palazzo dei papi (Link).
Il ponte non vi ispira molte idee, ma il palazzo dei papi che in questo momento è usato come caserma militare e prigione qualcosa di più vi suggerisce...
Sapete che entrare in città senza idee precise è come dichiarare che "siete li per qualcosa" dato che essendo tutti inglesi riuscireste a non farvi notare solo tenendo un profilo molto basso e azzeccando tutte le mosse giuste.

William
"Credo sarebbe meglio se entrassimo scaglionati e non tutti in gruppo.
Potremmo anche trovare scuse individuali sul perchè ci troviamo lì, nel cao in cui qualcuno ci facesse delle domande.
Io potrei giustificarmi con uno studio o una visita per vedere il ponte (se è molto particolare e stimoante per la fisica)."
Direi di fare di questo villaggio il nostro punto di appoggio.
Io sarei dell'idea di girare la città soli o in 2 e raccogliere informazioni su Avignon e sulla caserma.

Il villaggio si trova a poco più di un paio di Km da Avignone, così suddivisi in guppi di due (Jhon+Paul, William+Arold e Faust) ve ne andata a fare un giro in città.
L'ingresso pass da diverse porte che un tempo facevano parte della mura di fortificazione ma che adesso sono aperte.
Le vie sono tortuose e tutte puntano verso l'enorme palazzo grigio che è la ex residenza dei papi.
Diversi soldati napoleonici vi incrociano lungo la strada ma nessuno si cura di voi.
I mesi passati a sentire e imparare il francese vi servono per capire i discorsi della gente e per capire "come gira il fumo".
La città e oscura, saranno le nuvole basse che promettono pioggia o forse il clima che inizia a tendere all'autunno ma la città vi sembra fredda e ostile.
L'enorme palazzo svetta grigio di foronte a voi e voi lo osservate seduti nella piazza.
Capite subito che i soldati sono temuti dalla gente e che possono fare un pò quello che vogliono (nel limite) e che le persono se fidano poco degli stranieri, qualsiasi siano le loro intenzioni.
Capite che dovete tenere nascosto il più possibile la vostra provenienza per evitare di passare qualche guaio.
Dopo un paio d'ore a girare state per perdere la speranza fino a che il vostro sguardo (di uno gruppo a caso) non viene attirato da qualcosa che vi suona insolito.
Sopra la porta di una casa in prossimità della mura c'è una pietra su cui con un pittura, che il tempo ha iniziato a cancellare, è segnato un simbolo che avete già visto.Il simbolo è una clessidra messa in orizzontale con in ciasuna metà una spirale.
La vostra mente fruga per capire dove lo abbiate già visto, poi la spirale vi torna in mente: lo specchio.
Aspettate nascosti per una decina di minuti, poi da una via appare un tizio con degli abiti comuni, bussa alla porta da dentre qualcuno gli dice qualcosa, lui risponde 23 e la porta gli viene aperta.
All'interno un tizio con una cappello da bravaccio gli da una pacca sulla spalla e lo fa entrare.La porta si chiude.
Aspettate una mezzora, poi decidete di andarvene e di discutere della cosa appena riincontrati gli altri.
La sera vi ritrovate nel piccolo villaggio.
Raccontate l'accaduto e venite a scoprire che un altro gruppo ha scopeto che nella città c'è un'associazione "culturale" che ha la spirale come simbolo.
La notizia è stata colta sottobanco, dato che fare domande sulla cosa e come chiedere di essere sgozzati.
Le cose non vi tornano:la spirale, i bravacci, gente che usa codici segreti e una ragazza tenuta prigioniera...

William
"Potremmo alternarci davanti alla porta per cercare di capire il codice segreto.E potremmo cercare di scoprirequalcosa sull'associazione culturale, idee sul come?"

Gli altri hanno poco da dire o forse non lo fanno per timore di sembrare imprudenti o arditi.
L'idea di William sembra buona e nel silenzio viene accettata.
Dividete le ore di veglia in gruppi di 3 ore fatte a rotazione, ogni volta decidete di cambiare punto di osservazione per evitare di dare nell'occhio.
Seguite i movimenti per un paio di giorni e scoprite che:
- Il numero è sempre diverso, ma sempre di 2 cifre
- Girano sempre quei 3 uomini sia in ingresso che i bravacci dentro
- Tutti quelli che entrano hanno un cappello a tesa larga con un ricamo a forma di spirale- "L'associazione" (notare le virgolette) ha come sede quella casa
- I tre tizi arrivano sempre la sera, escono sempre il mattino.
Altro non scoprite.

William
Con la mia mente matematica cerco di capire se c'è una sequenza logica nella serie numerica.
Tipo se la soma dei 2 numeri è sempre la stessa, se sono legati all'orario o alla cronologia, se sono numeri primi... (11, 13, 17, 19, 23, 29, 31, 37, 41, 43,...)
Poi dico:"So che è azzardato e rischioso e so che a noi interessa recuperare Elisabeth più che questa 'associazione' però potremmo farci vedere.
Per fare questo potremmo comprare dei cappelli a tesa larga e farli ricamare oppure potremmo lasciare un biglietto con una spirale o una clessidra e un luogo con un orario per un incontro."

Arold
"Secondo il mio parere nella serie numerica è difficile che cè una logica, può essere benissimo che mi sbaglio, ma se io inventassi un codice segreto per accedere a qualcosa, io nn seguirei la logica perchè chiunque una volta scoperto il meccanismo, ouò tradurre tutto il codice.
Comunque ripeto, posso anche sbagliare..."
"Invece l'idea di lasciare un biglietto "anonimo" per un incontro mi sembra la più plausibile, però prima dobbiamo pensare bene sia il luogo adatto, e sia cosa dire di preciso".

Discutete sul da farsi per un pò, poi cala la notte e inesorabilmente venite colti dal sonno.Durante il riposo però un rumore vi sveglia.
E' come se qualcosa o qualcuno si stesse muovendo vicino alla vostra porta.In silenzio vi avvicinate all'uscio.
Neppure il tempo di muovere la mano sulla maniglia e i rumori cessano.Aprite la porta e fuori non c'è nessuno.
Forse era solo un sogno? forse un rumore casuale acuito dalla tensione?
Faust vi dice:
"Io l'ho sentito bene, ero sveglio, come mi capita spesso per il mio disturbo".
Che fare? Cosa poteva essere?Si sono accorti di voi e vi hanno seguiti o è solo una casualità?

L'Ancora

Frammenti di PbF

1
Bussate alla porta della casa che c'è solo di notte e da dentro una rumore di passi vi avvisa che l'uomo con la bombetta vi ha sentito.
La porta si apre."Entrate, vedo che vi è impossibili lasciarmi in pace."Vi fa accomodare al solito tavolo.
"Problemi?"
Gli raccontate la storia di Antony.
L'uomo con la bombetta vi ascolta, poi dopo pochi istanti di silenzio parla.
"La colpa è sua, si è riflesso nello specchio.
Lo specchio permette di riflettere sulle cose che sono avvenute, che avvengono e che avverranno.
Per riflettere sulle cose lo specchio porta il nostro spirito li dove le cose avvengono in modo che non le si possa vedere, capire...
Il mettere uno specchio davanti allo Specchio permette al nostro spirito di vedere più cose assieme, ed esso perde la bussola per così dire.
utti le cose che Antony ha visto insieme si sono condensate nella sua mente, le cose passate, le future e le presenti, e lui ne confonde il ricordo e si perde nella possibilità di essere nel futuro, nel presente o nel passato.
Non è che viaggi vermanete, sono solo i suoi ricordi che smettono si agire in modo lineare."
Fa una pausa.
"C'è una soluzione ha tutto questo e la soluzione è il male che ha generato il problema.
Mentre Antony guardava ha cercato qualcosa o qualcuno e ha visto questa persona in tutti i tempi in cui essa vive o l'oggetto in tutti i tempi in cui esso è.
Adesso lui non sa cosa fare, vaga per il mondo incapace di capire dove il suo deisderio, oggetto o persona che sia, è.
Chiamiamo questa cosa "Ancora", l'unico modo che avete per salvarlo è fare in modo che lui trovi questa ancora e ritorni a capire dove "temporalmente" si trova."

Paul
Rivolto all'uomo con la bombetta
"Grazie del suggerimento ... "
Rivolto ai miei compagni
"credo che la cosa migliore sia parlare con Antony, fargli raccontare tutto ciò che sa, tutto ciò che ha visto e cercare questa fantomatica ancora."
"direi che dobbiamo prendere Antony e farci dire tutto quello che sa, oppure spiarlo di nascosto e vedere se nel suo vaneggiare c'è qualcosa di ricorrente"

William
"Da quando lo conosciamo ha due obiettivi: ritrovare Elisabeth e dimostrare la sua innocenza per riscattare la sua immagine.
In realtà creco che le due cose siano collegate perché, se ricordate, la prima volta che ci ha parlato della ragazza è stato come 'testimone' a suo favore per provare la sua innocenza."...
"Comunque, concordo con Paul, dobbiamo cercare di farci dire qual'è la sua ancora da lui. Anche se non sarà facile convincerlo a collaborare."

I vostri compagni ascoltano quello che dite poi Faust con una naturalezza che di solito non lo contraddistingue dice:
"Se io fossi disperso in un mondo che non mi appartiene, sballottato tra posti in cui non mi ricordo di essere andato e nella possibilità di morire ogni giorno la persona a cui penserei più spesso è mia moglie."
"Già - aggiunge John - secondo me sta cercando Elisabeth."

Faust
Ma come facciamo a spiegare a tutte le personalità future, presenti e passate che noi siamo qui per aiutarlo ?
Abbiamo già visto che puo cambiare radicalmente personalità iin poco tempo..secondo me dobbiamo trovare sua moglie e portarla da lui il piu presto possibile prima che abbia qualche sclero e fugga o boh..le possibilità sono tante, potrebbe diventare anche ostile se messo alle strette...
Sennò distruggere lo specchio cosa comporterebbe??

"Non credo che riuscireste comunque a romperlo. Certi oggetti, come lo specchio, non sono fatti in modo che possano essere rotti, sono fatti in modo che il tempo e le cose non li possano intaccare... sono più che altro "manifestazioni" che oggetti fisici, se volgiamo metterla in termini filosofici!"
Guarda verso John
"Se fosse tua moglie, o la tua - rivolto a Faust - cosa daresti per trovarla? Rischieresti la vita? Credo di si. Io credo che lo farebbe anche lui... e quello che sa di ciò che è accaduto a... Elisabeth?... bhe credo che lui sia la persona che più di tutti può trovarla... Lui o Barker."
Aspetta un attimo, perchè il silenzio sottolinei ciò che dirà dopo.
"Credo comunque che Antony rischi davvero molto anche se la vostra missione andrà a buon fine... come vi ho detto ora lui è perso tra ricordi e visioni del futuro.
Quando troverete la sua ancora e lui "guarirà", per così dire, ci sarà il grosso problema che lui saprà molte cose che devono ancora avvenire a Elisabeth e involontatiamete cerchi di modificarle per, diciamo, toglierle le esperienze negative... e questo è male.
Barker vi ha parlato del tempo?Si, certo lo ha fatto.
Il tempo è un grosso mare in cui ci sono infinite correnti che sono le nostre singole percezioni del tempo.
I piccoli pesci pensano di potere nuotare contro la corrente, di cambiarla ma in realtà il mare non è influenzabile dalla singola e minima modifica ad una piccola corrente... ci sono perà alcune correnti che sono fondamentali per la vita del mare, e quindi alcune vite che sono fondamentali per la vita del tempo.
Mi seguite?Se per caso Antony modificando i futuri eventi che accadranno ad Elisabeth dovesse accidentalemente toccare una di queste vite, bhe sarebbe un grosso problema.
Diciamo che comunque non si rischiano cose assurde come "la fine del mondo" ma ci potrebbero essere possibilità di creare dei paradossi e questo comporterebbe molti problemi a molte persone..."

William
Credo che la cosa migliore da fare sia trovare Antony e aiutarlo a cercare Elisabeth.Prima, forse, è il caso di passare da Mr. Barker e avvisarlo delle nostra intenzioni.
Per di più se la ricerca di Elisabeth dovesse portarci a Londra potremmo aver bisogno di qualche aiuto esterno.
Se non c'è altro (e guardo l'uomo con la bombetta e poi i miei compagni) direi di andare."
Attemdo qualche istante poi, se non ci sono interruzioni, saluto e rimgrazio l'uomo cona la bombetta e mi avvio verso l'usicta.

"Ciò che dici è giusto ma Antony purtroppo non vi potrà aiutare.In questo momento non sa neppure lui dov'è, come può indicare a voi dove andare?
Il massimo che può fare è indicarvi la sua ancora.
Se cercate una mano Barker può farlo, sempre che ne abbia voglia.
Purtroppo credo però che in questo momento sia preso da altri pensieri...
Non prendete troppo alla leggera questa cosa, potrebbe sembrare una cosa "semplice" ma non lo è.
Soprattutto non saranno semplici le decisioni che dovrete prendere quando tutto sarà finito."
Detto questo smette di parlare e sebbene senta le vostre domande si limita a rispondere con una scrollatina si spalle.
Uscite dalla casa e vi recate nella sede dell'organizzazione.
L'uomo alla porta, un tizio che conoscete da Londra, vi saluta con un sorriso e torna a fumare la sua sigaretta appoggiato ai gradini dell'ingresso.
Dentro vedete che ci sono alcune persone sedute davanti all'ufficio di Barker.
Questi uomini hanno tutti la faccia stanca e annoiata come se l'attesa li stesso parecchio distrubando.
Uno dell'agenzia vede che li osservate, vi si affianca e vi bisbiglia.
"Vengono da Londra, Barker gli sta facendo delle domande sulla città e sui militari."
Poi vi fa cenno di seguirlo.
Lo seguite e vi porta in una stanza piena di scartoffie inpilate su diversi tavoli.
Ad un tavolo c'è Antony che scarabocchia su un foglio una serie di nomi di Città, alcuni noti, altri sconoscitui.
Mentre scrive bisbiglia tra se e se
"Eh si, prima qui... no, forse prima... no no."
L'uomo con voi vi dice:
"A volte fa così, per alcuni minuti si perde, come se non sapesse più dov'è, come, che ne so, se cercasse qualcosa."

William
Rivolto agli altri:
"Se siete d'accordo andrei a fare 4 chiacchere con quelli venuti da Londra per capire com'è la situazione e per sapere se abbiamo qualche zona franca.
Se qualcuno vuole unirsi a me ben venga.Penso sia meglio che qualcuno resti qui e, quando Antony si riprende, potrebbe chiedergli qualche inof in più su Elisabet.
Amicizie fuori Londra, eventuali seconde abitazioni, lingue conosciute... e qualunque altra cosa che potrebbe facilitare la sua ricerca."

Andate fino alla porta e proprio in quel momento questa si apre.Da dentro Barker vi vede, fa un cenno agli attendenti di aspettare e vi fa entrare.
"Novità?" vi chiede.
Barker ascolta quello che avete da dire, poi si alza e guarda fuori dalla finestra.
Voi sapete che quando lo fa è perchè a qualcosa da dire ma non ha il coraggio di farlo.
"Capisco - dice dopo qualche momento di silenzio - sapevo come era andata, e come speravo avete intenzione di aiutarlo.
Da parte mia posso dirvi solo che la possibilità di portarlo con voi non è da scartare ma questo dipende da come si metterà al sua testa in questo periodo...
Anche io, come dicono John e Faust, credo che la sua ancora sia la ragazza.
Non so dove sia adesso, ma posso informarvi. Datemi qualche minuto."
Non aspetta nemmeno le vostre repliche, infila la porta e sparisce.
Lo fa con fretta, come se non volesse pensare troppo a ciò che sta per fare.
Dopo poco più di cinque minuti riappare.
Il suo viso è tirato e stanco, le mani gli tremano leggermente mentre chiude la porta.
"Ho avuto notizie. La ragazza si trova, per qualche strano motivo che solo il cielo sa, qui in Francia, ad Avignone per la precisione.
Non so dirvi con precisione dove, so solo che si trova in un posto in cui ci sono molti angoli bui e molto freddo. Forse potrebbe essere un castello o un monastero.
Un posto enorme, pieno di stanze.
Credo che sia prigioniera."
Parla con una lentezza che di solito non gli appartiene.
State per parlare ma lui alza una mano.
"Per favore, lasciatemi solo. Sono molto stanco..."
Uscite dalla stanza e mentre chiudete la porta vi fermate per un attimo a pensare al quel filo di barba che prima di lasciare la stanza non aveva.