martedì 11 gennaio 2011

Il mostro in gabbia

Dopo che il nostro viaggiatore onirico parla con Sean deicidamo di fare un'altra incursione nella villa di Barker e rubare i progetti.

Jimbo e Hob si occupano della missione e la portano e termine.

Paul traduce i progetti e William, trepidante ed eccitato, comincia a mettere in moto gli ingranaggi del suo cervello per costruire un qualcosa che, dal suo punto di vista, è epico. Una stanza di privazione sensoriale talmente avanzata che con le conoscenze di questo mondo non potrebbe nemmeno esistere. Ci sono concetti che trascendono qualsiasi legge fisica conosciuta.

Comunque, con l'adrenalina a 1000, William si butta a capofitto nella costruzione di questo fantastico macchinario.

Aiutato dal resto della squadra, in alcune ore porta a compimento l'opera.

Antonhy si offre come cavia per testare la vasca di privazione.
Il collaudo da ottimi risultati e William è fiero ed orgoglioso di quella che sente come una sua creautra.

Nel frattempo Hob e Jimbo vanno dall'uomo con la bombetta che rivela loro che la figlia di Arcer probabilmente è molto più malato di quello che pensiamo perché il demone le ha inoculato diverse malattie e che, visto le varie violenze che ha subito, forse è meglio per lei che muoia.

Inoltre i due ottengono dall'uomo con la bombetta un ogetto che costituisca un link utilizzabile da Hob per andare dalla figlia di Arcer.

Comunque la stanza è pronta e chiamiamo Sean.
E' molto più vecchio e deperito dell'uomo che ricordavamo. Entra nella vasca. William collega tutto quello che serve e il suo cprpo entra in stasi.

Nel frattempo cerchiamo di far riprendere Barker perchè solo se cosciente il piano può funzionare.
Paul si accerta del fatto che la mente del demone sia attiva, Faust dà i lsegnale a Sean e Hob spara in testa a Barker. Sembra che il piano abbia funzionato, il mostro è in gabbia.

Neanche il tempo di goderci la vittoria che una fortissima deflagrazione. Il tempo di capire cos'è successo e come giustificare il tutto poi due pompieri entrano nella stanza. L'adrenalina scende e i nostri sensi ci abbandonano. Le ultime parole di William sono per Anthony, il solo a non essere moribondo, per affidrgli la protezione della vasca e di Sean.

Ora la sola sensazione è il dolore fisico attenuato dei farmaci che, però, ci tolgono anche la lucidità delle nostre menti.

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