sabato 10 ottobre 2009

Giuramento di Ippocreate

"Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio,
mi asterrò dal recar danno e offesa."

Lasciato il piccolo villaggio e tornati a Parigi il gruppo di William ha una sorpresa.
Mentre discutono su cosa raccontare a Barker e su cosa non dire il gruppo è fermo davanti alla sede dell'agenzia.
Un ruomore strano e un sibilo attira la loro attenzione.
Poi il mondo diventa una pioggi di scintille e fuoco.
L'agenzia esplode!
Riescono a evitare le troppe domande delle guardie e dei passanti defilandosi, ma la loro mente è colma di dubbi.
Chi è stato?
Perchè?
Che fine a fatto Barker?
L'unico modo per scoprirlo è usare il potere di Faust.
Per potere muoversi nei sogni però Faust ha bisogno di "cibarsi" dell'energia di qualche sognatore, decide allora di entrare nei sogni di un'altro medico particolarmente antipatico.
Costruisce un sogno terribile in cui il collega è disperso in un bosco oscuro e infinito e lui come un rapace predatore lo prende alle spalle cibandosi da lui come un vampiro onirico.
Ma qualcosa non va per il verso giusto, il suo potere come una spugna si cibe completamente dell'uomo e lo porta alla morte.
Nella mente di Faust qualcosa di rompe.
Aveva già ucciso, ma per difendere la sua vita.
Ora ho ucciso senza la reale necessità di farlo.
Ha vilato il suo giuramento.

"E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro."

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