lunedì 22 novembre 2010

L'uomo nell'auto

Aiko esce dall'ospedale.
Dentro di lei la rabbia le brucia.
Ha seguito questi tizi che Barker le ha descritto come gente in gamba ed è finita in una sala da analisi a farse prendere in giro.
La cosa non le piace per niente.
Ma con chi credono di avere a che fare...
Apre il cellulare.
Compone un numero.
"Aiko Tanaka matricola 345 567"
Il telefono ronza e poi una voce le risponde.
"Vi mando un campione di sangue voglio le analisi dettagliate entro domani mattina."
Chiude il telefono con rabbia senza attendere la risposta.
Sale in macchina.
L'autista le chiede:
"Dove la porto dottoressa."
"Portami a casa."
La macchina scorre lenta nel traffico di New York.
I semafori si spengono e accendono con intermittenza ipnotica.
Aiko guarda fuori dal finestrino.
Le persone hanno sguardi lontani e persi.
Ognuno pensa a se in questo mondo.
Nessuno che lo voglia curare.
Il proprio piccolo orticello...
Che cavolo è questo odore.
Aiko si gira e sul sedile di fronte a lei c'è seduto un uomo che fuma.
"Buongiono dottoressa Tanaka."
Aiko cerca di urlare ma la voce le si strozza in gola.
Tutto scorre con un ritmo ovattato come il se tempo avesse rallentato.
"Io e lei dobbiamo parlarlare"

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