martedì 17 luglio 2012

Riflessi

Aiko guarda il suo volto nello specchio del bagno. La luci superficie riflette rughe che lei non ricordava di avere e questo le fa ripensare a quando anni fa era più giovane, a quando aveva dei sogni, a quando l'uomo seduto nella sua macchina le ha soffito addosso fumo e disillusione.

In un alto momento, tempo fa e altrove
"La cura in questi mondoi non esisterà mai dottoressa Tanaka, se lo deve ficcare in testa. Tutto quello che lei conosce sta per cambiare e lei non ha il tempo di creare la sua cura. Ora ci sono diverse cose che lei può fare. La prima è lasciare perdere il progetto, ma so che non lo farà. La seconda è cercare un modo per fare funzionare la cura nel tempo che ha a disposizione, ma anche se cercasse fino alla morte non ce la farebbe. E sa perchè? No, ovvio non lo sa, è perchè la cura è scienza e la scienza non governa le leggi di quaesto mondo." Aiko non capisce. "Ora, faccia finta che la cura sia questa rosa, - nella mani dell'uomo appare un fiore - non una rosa, ma proprio questa rosa. Lei potrebbe ricreare una rosa in laboratorio, ma non potrebbe mai creare questa rosa, perchè essa esiste già e se esiste già quella che lei potrebbe crare non sarebbe questa. Mi segue?" Aiko prende la rosa inizia a comprendere. "Ora in questo mondo la cura come lei la intende esiste già, scorre nelle vene di un uomo,e quindi lei non la può creare, può farene una copia, ma non sarà mai quella cura." L'uomo estrare dalla tasca un taccuino di pelle nera. "Tra qualche tempo questo mondo cambierà e anche la cura, quella che scorre nelle vende di quell'uomo non ci sarà più. Sarà allora che lei la potra creare. Ora, mi capisca bene, il probelme è che lei non potrà sopravvivere alla transisione del mondo a meno che non segua le istruzioni che ci sono su questo folgietto." Aiko prende la pagina del taccuino che l'uomo le porge e la strappa dal resto del blocco. Inizia a leggere: porete... città... Oldman... "Certo ora non è chiaro, ma faccia ciò che c'è scritto li e forse riuscirà a fare quello che vuole." Aiko senta la voce che le torna, sente il tempo che riprende. "Ma lei chi è?" chiede "Sono solo uno che passa per questo tempo. A volte credo che non ha alcun senso chi siamo, a senso solo ciò che facciamo. Io voglio darle la possibilità di sorridere mentre tiene suo figlio in braccio." Poi la macchina è vuota.

Adesso Aiko sa ch quell'uomo aveva ragione, sa che il mondo è cambiato e lei è sopravvissuta. Ancora non crede a ciò che ha visto nel viaggio per questo mondo e ancora non crede a quello che Oldman ha fatto per lei, ma sa che adesso può creare la cura. Aiko guarda lo specchio e vede le nuove rughe e sfiorandole con un dito sorride.

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