mercoledì 26 novembre 2008

Le tessere di un puzzle

Passa il tempo, gli eventi si susseguono e l'mmagine che mi salta in mente è quella di un puzzle.
Già tante tessere diverse e, apparentemente, impossibili da legare l'una all'altra.

...Apprentemente...

Le ultime scoperte (dai "nostri" rapporti sulla missione in India allo specchio con gli "strani" simboli) ci stanno convincendo che tutto sia legato. Che tutto faccia parte di un complicatissimo disegno del quale, al momento, non sappiamo nulla.

Così, per aggiungere altri pezzi al nostro puzzle, decidiamo di tornare al villaggio del manicomio. Magari abbiamo tralasciato qualcosa che prima ci sembrava irrisorio, ma che ora potrebbe avere una grande importanza.

Così partiamo e, dopo alcune ore, raggiungiamo il villaggio.
Come ci aveva detto Jon, il villaggio è stato completamente distrutto... dai militari.
Perché i milatari l'hanno distrutto? Che senso ha? Dovevano nascondere qualcosa?
... ma siamo qui per cercare risposte, non per farci altre domande.

Iniziamo a perlustrare quello che resta della piccola cittadina.
Torniamo nei luoghi più significativi ma... niente di niente.
Questo viaggio è solo una perdita di tempo.

Ci rimane un unltimo posto da controllare... il capanno del custode.
Così ci inoltriamo nel bosco e ragginugiamo il capanno senza trovare nulla.
Data la tarda ora, decidiamo di passare qui la notte.

Al mattino ci svegliamo pronti a ripartire ma, per terra, troviamo una serie di buchi come quelli visti nella giungla. Così decidiamo di perlustrare ulteriormente la zona e di trascorrere lì un'altra notte.

Quando ci sembra di aver sprecato un altro giorno, all'albeggiare, un alito di vento squote le finestre. Ci affacciamo e vediamo una sagoma enorme stagliarsi all'orrizzonte. La mente subito corre all'India: è la stessa figura vista là.

Ci precipiatamo verso questa "cosa" ma, in men che non si dica, una sferzata di vento ci taglia la faccia e ci fa chiudere gli occhi... e poi più nulla. La figura è scomparsa e a noi non restano altro che dei fori sul terreno.

Decidiamo di fare ritorno a Londra e, durante il viaggio, cerchiamo di mettere in evidenza i fattori che accomunano le varie vicende.

Oltre a quelli già presi in considerazione, ne emerge uno nuovo: i militari.
Già... Qualcuno di loro sapeva sempre dove ci trovavamo e ci ha sempre raggiunti.
Hanno fatto sparire il villaggio... ci hanno riportati a casa dall'India... ci hanno raggiunto in Francia...
Sapevano sempre dove ci trovavamo ma non ci anno mai detto nè come nè perché.
Hanno sempre fatto domande ma non hanno mai dato risposte.

Sembra quasi che ci vogliano controllare o che abbinao qualcosa da nascondere.

Come se avessro la scatola col risultato del puzzle ma non volessero farcela vedere.
Chissà se possiamo fidarci di loro. Forse sono solo elugubrzione menteali ma, come diceva mi nonno, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!!!

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