Ormai da più di un anno dormo solo poche ora a notte, da quando è successo non ho chiuso occhio per giorni e ancora adesso fatico a trovare conforto nell'abbraccio della notte...
la serratura scatta...
sono venuti a prendermi...
un pallida luce filtra dalla porta, e una figura si staglia all'ingresso... "andiamo è ora"
Mi alzo infilo la camicia e le scarpe e mi dirigo verso i miei aguzzini...
ai polsi un paio di ferri arrugginiti che hanno segnato decine di polsi prima dei miei.
Vengo portato via come un criminale della peggior specie;
mi ridanno i mie abiti, li indosso
mi ridanno la cipolla, la prendo
mi ridanno le mie lettere...
"E' ora dobbiamo andare"
... li seguo attraverso tutto il lungo corridoi a fianco dei miei ospiti, verso un luce esterna,percorro il miglio, l'ultimo miglio, il miglio percorso da tanti di noi... l'ultimo miglio... poi mi fermo, mi chiamano"ragazzo, si proprio tu..." lo guardo.... è lui, mi aveva detto che non sarebbe venuto, non gli piacciono gli addii aveva detto, ma poi è venuto, non dice nulla... non dico nulla.
Mi sorride, ricambio...
allunga una mano e mi passa un pacchetto, lo prendo.
Lo guardo, osservo quell'uomo, "è quello che pensi... sembra dirmi!"
Mi allontano con i miei ospiti continuando ad osservarlo, mi allontano verso la luce, quella dannata luce, quella che non ho potuto vedere per lungo tempo...
sono quasi sulla soglia, mi fermo ma non mi volto più.
Inutile, so che non c'è più.
"Andiamo" mi liberano i polsi, mi fanno uscire e la porta si chiude alle mie spalle...
"E' ora dobbiamo andare"
... li seguo attraverso tutto il lungo corridoi a fianco dei miei ospiti, verso un luce esterna,percorro il miglio, l'ultimo miglio, il miglio percorso da tanti di noi... l'ultimo miglio... poi mi fermo, mi chiamano"ragazzo, si proprio tu..." lo guardo.... è lui, mi aveva detto che non sarebbe venuto, non gli piacciono gli addii aveva detto, ma poi è venuto, non dice nulla... non dico nulla.
Mi sorride, ricambio...
allunga una mano e mi passa un pacchetto, lo prendo.
Lo guardo, osservo quell'uomo, "è quello che pensi... sembra dirmi!"
Mi allontano con i miei ospiti continuando ad osservarlo, mi allontano verso la luce, quella dannata luce, quella che non ho potuto vedere per lungo tempo...
sono quasi sulla soglia, mi fermo ma non mi volto più.
Inutile, so che non c'è più.
"Andiamo" mi liberano i polsi, mi fanno uscire e la porta si chiude alle mie spalle...
Un tiepido sole del mattino mi abbaglia, l'aria è fresca, sfilo dalla tasca il pacchetto, lo apro, si era proprio quello che pensavo.
Un mazzo di carte.
Troppo bello per non essere di qualità, troppo logoro per non essere mai stato usato...
carte che ho imparato ad usare li dentro, carte che a detta di quell'uomo mi saranno utili...
Per questo me le avrà date?
Le mie dita riconoscono le sottili forme amiche e prendono a mescolarle...
Sono tornato.
Un mazzo di carte.
Troppo bello per non essere di qualità, troppo logoro per non essere mai stato usato...
carte che ho imparato ad usare li dentro, carte che a detta di quell'uomo mi saranno utili...
Per questo me le avrà date?
Le mie dita riconoscono le sottili forme amiche e prendono a mescolarle...
Sono tornato.
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