La cassa vi guarda da un angolo dell'ufficio.
Il telefono squilla, vi avvisano che siete nei guai.
Gli stessi magri figuri hanno manipolato una serie di eventi che ha portato la polizia sulle vostre tracce, forse per levarvi di torno, e ora vi deridono avvisandovi del pericolo.
Nascondete la cassa, fuggite.
Nascosti su un tetto osservate il teatrino della polizia che si svolge nel vostro ufficio.
Poi arrivano i tizi magri, rovistano, se ne vanno.
Poi l'ufficio espolde!
L'hanno fatta saltare...
E' solo per un istante il mondo vi gira attorno, come una trottola, poi vi sentite strani.
I vostri sensi sono avattati, i colori sbiadiscono...
Siete altrove.
In una stanza di una casa di legno, vestiti con abiti di foggia antica.
Siete nell'800.
Adesso ricordate.
Il futuro era solo una visone, un sogno, un incubo.
Vi siete ritrovati in India, poco prima eravate in Inghilterra, alla ricerca di un bambino scomparso.
Tra poco i militari vi troveranno e tornerete in Inghilterra, incontrere Jacob, fuggirete in Francia.
Siete finiti nei giorni che tra l'Inghilterra e L'India vi eravate scordati.
L'uomo vi racconta che siete stati voi a cercarlo, incapaci di capire come eravate finiti li.
Lui vi ha raccontato del suo viaggio tra i misteri che popolano il vostro mondo, i segreti del tempo e gli oggetti che gli uomini ritengono "magici".
E forse un fondo di verità c'è.
Gli avete chiesto di scoprite che fine aveva fatto l'uomo che sembrava essere l'artefice della scomparsa del bambino, lo sceriffo del villaggio e lui vi ha aiutato con un sogno.
Solo che non è ciò che vi aspettavate.
Avete visto il futuro.
"Lo specchio - dice - non mostra per forza qualcosa che deve accadere, o che è accaduto, lui riflette solo la relatà in un modo che voi la possiate capire, in modo forse da guidare le vostre azioni o da impedirvi qualcosa..."
Che centra però tutto quasto con lo scriffo?
Il sogno vi ah dato delle conoscenze che voi non potete avere, cose che la gente non capirebbe, cose che adesso anche a voi sembrano strane...
"Chi è Ophmet?" chiedete.
"Non è uno, sono tanti, sono esseri che vivono oltre il tempo e che sono fondamentalmente ciechi al mondo, fino a che qualcuno non viola le leggi del tempo, loro lo percepiscono e se ne nutrono!"
Poi scende la notte, e lui copre lo specchio.
"Non ci si deve specchiare in uno specchio antico di notte, questi specchi hanno il potere di intrappolare una parte di noi di tenerla legata a qualcosa, impeendoci di essere davvero liberi."
Riflettete.
"Nel futuro una persona che conosciamo si specchierà di notte in quasto specchio, è pericoloso?"
"Se tenete a lui dovete aiutarlo"
Pensate che adesso che lo sapete potete liberarlo, impedire che lo faccia.
"Non è proprio così, il fatto che voi sappiate cosa accadrà non è detto che vi permetta di modificarlo, voi qui giorni li avete già vissuti, ne avete il ricordo è probabile che non li viviate più, o almeno non nello stesso modo."
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