"Stavamo andando in treno verso la costa a nord."
Faust che prende la parola
"Avevamo deciso di prendere un battello per scendere fuori Londra e poi farcela a cavallo, entrando in città con il favore del buio."
"Siamo partiti con leggerezza, con la speranza di chi sta tornando a casa."
Pausa di silenzio.
Beve un sorso.
"La sera del primo giorno di viaggio il treno ha fatto sosta in un piccolo paese, di cui non ricordo neppure il nome. Il mattino successivo siamo partiti e nell'aria c'era qualcosa che non andava, qualcosa di sinistro."
"Del treno ricordo poco - aggiunge John - un misto di odore di sudore e tabacco, un'aria pesante. Fuori le nuvole sembravano pesare sul nostro viaggio, ma non si degnavano di darci neppure un goccio di pioggia, per lavare via quel denso alone."
"Poi quell'uomo è entrato nella carrozza - riprende Faust - era alto, con gli occhi chiari.Aveva l'aria di chi ha qualcosa da nascondere.Ci dice salve, ci dice che lui ci conosce, che viene da Londra, che ci ha visto all'agenzia, che l'agenzia non c'è più..."
Beve un sorso troppo lungo perchè sia per bagnarsi la gola.
"Dice che i nonstri sono tutti morti o imprigionati, dice che i militari hanno fatto irruzione, dice che..."
"Poi si gira verso di me - John - dice I militari come te. Poi è un istante...
Estrae una pistola, me la punta, il mio istinto mi muove verso di lui, mi abbasso, faccio per deviare il tiro, lui spara, mi manca.
Lo colpisco al petto, il colpo lo lascia senza fiato spara di nuovo, a caso e si colpisce ad una gamba. Gli afferro il polso.
Lui scarica due colpi che bucano il finestrino del treno.
Mi ha rotto... un colpo al naso, glielo frantuno, un'altro e lui smette di sparare."
"Il treno si è fermato nel frattempo, la gente è allarmata." Faust
"Scendiamo di corsa e ci nascondiamo, poritiamo con noi la sua giacca e la valigia." John
"La gente ci cerca, noi ci defiliamo, non possiamo rispondere alle loro domande." Faust
"Il tizio ha con lui uno scritto dei vostri amici - John - che dice che in città l'agenzia è bandita, che c'è una guerra nascosta, che ci si deve nascondere, sparire. Bruciamo tutto e ci sputo sulla loro guerra."
Una pausa, fate per parlare, John vi ferma.
"Non so che cazzo sia successo a Londra, so che io ci devo tornare, non mi frega un'accidenti di questa guerra che sembra esserci, so che io ho una moglie la e che ci torno.
Ho riaccompagnato qui Faust, punto.Voi fate ciò che dovete.
Io torno a casa."
William
"Calmati un attimo Jon.
Capisco perfettamente il tuo stato d'animo.
Potremmo avere un' altra possibilità.
Potremmo tornare in India.
Oppure torniamo tutti aLondra.
Anche se rischioso non possiamo stare divisi e, soprattutto, se qualcune venisse preso dai militari è bene che gli altri lo sappiano.
Pensiamo a un piano."
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