Gli eventi si susseguono in rapida successione ed è evidente che il tempo di pensare è finito. Bisogna agire.
Decidiamo di dividerci e di informare sia i militari che l'agenzia di cosa ha fatto Jacob.
Dopo aver parlato con chi di dovere ci ritroviamo all'hotel Queen.
Con dispiacere e rammarico Mr. Barker ci ha detto che Jacob era troppo importante e che era protetto dall'agenzia. Quindi non poteva fare niente se non garantire la nostra incolumità.
Ma lui avrebbe lasciato Jacob libero.
Responso diverso quello dei militari che decidono di agire.
Durante la notte portano un assalto al covo di Jacob e lo radono al suolo.
Andiamo a perlustrare la zona e poi andiamo a cercare Mr. Barker. Con grande sorpresa scopiriamo che è stato mandato in un'altra divisione dell'agenzia.
All'estero.
Il suo posto è stato preso da Mr. Ford. Il nostro nuovo capo. Dopo esserci presentati e esserci messi a sua disposizione, torniamo dai militari.
Il maggiore che ha condotto l'assalto non è lì e diciamo che ripasseremo.
... passano un paio di giorni...
All' hotel arriva un barbone e mi consegna un pezzo di carta... bianco.
Scopro che oguno di noi ne ha uno. Questa carta è contrassegnta con una filigrana e andiamo nello stabilimento dove la producevano (dato che è chiuso da alcuni anni). Qui troviamo ammassati i cadaveri delle vittime dell'assalto dei militari. Ci sono anche donne e bambini ma non il cadavere di Jacob!
Mentre rimuginiamo sul da farsi e su dove potrebbe nascondersi il maledetto, ci si avvicina un altro barone con un biglietto con un indirizzo. Ci rechiamo qui e troviamo altri poveracci che ci dicono che Jacob è nel palazzo di fronte.
Attraversiamo la strada ed in effetti troviamo il cannibale.
Dopo il solito scambio di battute e insulti, preso da un raptus di rabbia, scaglio il mio coltello verso di lui e lo centro in pieno petto.
Poi mi scaravento su di lui e infilo la mia lama ripetutamente nella sua carne flaccida.
Dopo poco resta esanime in una pozza di sangue.
Nel frattempo Faust e Arold si sono occupati del suo scagnozzo.
Faccio giusto in tempo a vedere Arold che gli spezza l'osso del collo dopo al malcapitato che era svenuto.
Frughiamo nella bettola e troviamo 3 registri scritti con un codice segreto.
Poi esaminiamo i cadaveri e scopriamo che lo scgnozza aveva tatuati i simboli a noi ben noti, mentre Jacob aveva un enorme tatuaggio metallico come quelli dello spettro. Faccio un incisione e ne esce un liquido simile al mercurio.
Ecco che, mentre lasciamo l'abitazione, nelle nostre menti si annidano i dubbi di sempre.
Stavolta, però, un debole sorriso affiora sulle nostre labbra.
Se non altro, abbiamo messo fine alle barbarie che commetteva Jacob, liberandoci di lui e della sua banda.
giovedì 8 gennaio 2009
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