sabato 31 gennaio 2009

Rumori di fondo

L'uomo seduto di fronte a lui gli sorride, ma a lui frega poco, ormai ha deciso, lo ucciderà.

Salendo sulla metropolitana Franklin ripone il coltello nella giacca, nessuno doveva vederlo.
Da quando l'essere che viveva nel suo armadio gli aveva parlato lui era cambiato.
Adesso sapeva la verità.
Se ne fotte di suo padre e delle puttane che si portava a casa, se ne fotte di vedere suo fratello che lavorava tutto il giorno per pagare la casa e se ne fotte del male che gli mangiava i polmoni ad ogni nuovo tiro di sigaretta.
Se ne fa un altro, di tiro, e sorride.
L'essere che vive nel suo armadio gli parla la notte e gli racconta del suo futuro, del suo successo, della sua salvezza.
A volte Franklin si chiede se l'essere parli di lui o di se.
Ma importa poco alla fine.
Lui sa che l'essere è furbo e forte e che gli darà la vita, la vita eterna.
Sa che lo svincolerà dal tempo e dal dolore, dalle malattie, dalla morte.
L'essere dice di chiamarsi Ophmet e Franklin sa che non è umano.
Lui lo vede come un verme, un verme infinito, con due enormi occhi neri e una fila di zanne ricurve.
All'inizio l'essere non gli parlava, si limitava a un brusio, che a Franklin toglieva il sonno, adesso parla tutta al notte, e il sonno non è tornato.
L'essere gli concede di vedere molte cose, ma in cambio vuole delle offerte.
Prima Franklin ha deciso di offrigli il suo orecchio destro, poi un paio di dita del piede sinistro, adesso medita di offrirgli un occhio.
Ogni tanto l'essere gli chiede di uccidere qualcuno e Franklin da buon seguace lo fa.

Il sangue caldo cola sul coltello, e Franklin ride leccandone il filo.
L'uomo soffre mentre la lama gli recide i tendini delle mani e poi scende a scorticare le gambe.
Franklin incide la carne con passione e prega che la cosa sia gradita a Ophmet.

Sono passati anni, adesso l'essere parla costantemente nella mente di Franklin.
Il rumore della sua voce è un rumore di fondo che accompagna la vita.
Franklin esce poco di casa, gli alti adepti lavorano per lui, non mangia quasi più e non dorme quasi mai.
Il suo corpo porta i segni del sacrificio per Ophmet.
Adesso lui è il gran sacerdote e ha un compito, trovare i bastardi che hanno ucciso uno di loro.

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