lunedì 12 gennaio 2009

Qualcuno ci spia?

Paul Oldman
L'ufficio di Arold è stato prequisito.
Qualcuno cerca qualcosa da noi.
Sembra che la persona che ha frugato nell'ufficio di Arold sia brava; non è un ladro di professione ma sa come non farsi beccare.
Ha preso alcune pagine dai 3 libri che abbiamo trovato in mano a Jacob.
Probabilmente vuole decifrare anche lui il codice segreto dei Jacob, ma chi sarà mai questa persona?
Questo pensiero si affolla nella nostra mente.
"Faust parla nel sonno!" afferma Arold
"Lo ha fatto anche sul treno tornando dall'India. Magari lo sta facendo anche adesso e qualcuno lo sta spiando."
Si decide per una serie di turni di guardia volti a controllare Faust nel sonno.
Io farò il primo turno.
Quasi rapito dal sonno, vengo destato da una serie di rumori provenienti dalla finestra.
Forse qualcuno si sta avvicinando.
Mi sposto in un angolo della stanza e le finestre si aprono: qualcuno sta per entrare.
Mentre la spia sta per scavalcare la finestra ed entrare in stanza, Faust inizia a parlare.
La spia si ferma ed inizia ad ascoltare il racconto.
"Qualcuno ci spia .. ci hanno rubato del materiale" dice Faust nel sonno, dopodichè comincia a raccontare la giornata.
Quando la discussione comincia a volgere su Wilfred, entroin scena, puntanto la pistola sulla spia e intimandogli di fermarsi.
"John, ma sei tu John, sei tu che ci spii??" .
La sorpresa è tanta; è John la spia.
Il suo volto però è strano: ha gli occhi spiritati, fissi, si guarda intorno guardingo, non ci rivolge la parola, sembra non avere paura dell'arma che gli punto addosso.
Le uniche parole che escono dalla sua bocca sono "Avete sbagliato a fidarvi dei militari, del Maggiore." dopodiche, con abile mossa felina, riesce ad eludere la mia guardia e fugge nella notte londinese.
La squadra viene avvisata dell'accaduto.
Sappiamo che ci rubava le informazioni.
Avrà decifrato il codice?
Questo è il primo pensiero che ci viene in mente.
Dovremo parlare al più presto con l'illusionista Wilfred.

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