Aiko sta aspettando da circa un ora quando la porta si apre ed entra Cintia.
Aikonle sorride e la invita a sedersi.
Cintia si siede con la testa bassa.
La camicia di seta che indossa le lascia scoperte le braccia e gli innumerevoli tatuaggi.
"Tutto ok?" chiede Aiko.
"No, per nulla."
Aiko fa un cenno al barista e lui porta due birre.
"Io non bevo - dice Cintia - sono troppo piccola".
"Forse nel mondo da cui vieni, ma qui - Aiko apre la borsa e toglie uno specchietto per il trucco - qui sei grande" e le mette lo specchio di fronte.
"Dove siamo?" chiede Cintia.
"Quello che so è che..."
Cintia ascolta il racconto di Aiko e si beve ogni parola.
"E io che centro in tutto questo?" chiede Cintia.
"Tu hai una capacità speciale cara, tu puoi esaudire i desideri della gente."
"Sono una specie di genio della lampada?"
"Direi di si. Tu sei passata in questo nuovo mondo, ma non del tutto, quindi non sei soggetta a tutte le leggi che legano noi."
"Quindi posso fare quello che voglio?"
Aiko sorride.
"In realtà no. Innanzitutto non puoi esaudire i tuoi desideri, poi non puoi esprimere desideri che comportano la morte, la vita e l'amore. E non ultimo esaudire i desideri è un mestiere rischioso."
"Che intendi."
"In questo mondo ci sono entità più alte di noi, alcuni sono quelli che hanno creato questo mondo, altri sono quelli che cercano i primi tre. Vedi se uno di loro dovesse trovarti allora sarebbe un problema."
"Come mi possono trovare?"
"Usare i poteri emette una radiazione invisibile ma potente, loro la possono percepire e ti possono trovare. Più usi il potere e più rischi la vita."
Aiko e Cintia parlano fino a notte fonda.
"Hai detto che se ti aiuto mi puoi mandare a casa."
"Se mi dai una mano con alcune cose ti posso mostrare un posto in cui forse c'è un passaggio per casa tua."
"Che devo fare per te Aiko?"
"Una cosa semplice, devi trovarmi alcune persone."
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