Aiko entra nell'ospedale e chiede infirmazioni alla receptionist.
La ragazza la indirizza al secondo piano, stanza 212.
La stanza è piccola e scura e la donna sul letto è collegata ad un respiratore.
Aiko prende dalla borsa un posacenere e lo mette sul petto della donna.
La donna apre gli occhi e cerca di alzarsi, Aiko la ferma.
"Signorina Leithman, giusto?"
La donna si toglie il respiratore.
"È scritto sul letto no?" dice con voce tremante.
"Ma le cose scritte non sono sempre vere, o mi sbaglio Cintia?"
La donna nel letto guarda Aiko con occhi pronti a piangere.
"Come lo sai? Dove siamo?"
Aikomle mette un dito sulla bocca per zittirla.
"Dopo le domande, prima devo spiegarti due cose."
La donna si mette a sedere sul letto, ma ha un mancamento, Aiko le tiene fermo il posacenere sul petto e lei si riprende.
"Questa è la prima, sei in coma, ma se tieni questo sul petto puoi fare finta che non sia così, trova un modo per tenerlo sempre attaccato al cuore."
Lei fa per rispondere, ma Aiko la zittisce di nuovo.
"Dopo. La seconda è che io ho bisogno di te. Tu hai una capacità straordinaria e io ne ho bisogno, in cambio io posso dirti come forse potresti tornare a casa."
Aiko si alza dal letto.
"Pensaci, il posacenere è un regalo. Se vuoi mi trovi nel bar qui fuori domani sera."
Aiko lascia la stanza e Cintia resta sola.
Le sue dita seguono il profilo argento del posacenere e la sua testa pensa a casa.
Prende un pò di cerotto a nastro e si toglie la casacca.
Con il cerotto lega il posacenere al petto proprio nel momento in cui un infermiera entra nella stanza.
"... si sarà solo un errore della macchina, questa ha danni così gravi che sarebbe un mirac..."
Appena l'infermiera vede Cintia in piedi fa due passi indietro.
E adesso che faccio? Pensa Cintia
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