La notte è scura e la sentinella osserva in lontananza i fuochi delle automobili in fiamme che lentamente si spengono.
Lei odia fare il turno di notte, ma come ogni buon soldato svolge i suoi compiti.
Di notte è più frquente che vengano attaccati, e di solito loro mirano alle sentinelle per prima.
Si accende una sigaretta e si stiracchia un pò.
Dopo due ore di veglia il cumulo di sigarette si è fatto consistente.
L'orologio da polso fa un bip indicando che è la una di notte.
Ancora cinque ore cazzo.
Uno scricchiolio delle scale fa alzare di colpo la sentinella e la sigaretta cade a fare compagnia alle altre.
Il tlack metallico del colpo che si carica è seguito da una voce di donna che proviene delle scale.
"Calma - dice la voce - sono io, Elen."
"Cazzo Elen! - la sentinella si siede - sai che il turno di notte mi mette tensione! Non vorrei farti per sbaglio un buco in testa!"
"Lo so Steve - la botola si apre lasciando uscire una donna con i capelli neri - lo so, e per questo sono venuta a farti una visita."
Il viso di Steve si illumina vedendo il riflesso dei fuochi sul vetro verde della bottiglia di Scotch.
"In questo caso." Steve allunga la tazza di metallo e lei gli versa da bere.
"Tutto calmo?" chiede
"Mmm - scuote la testa per assorbire il colpo dell'alcool - si, tutto ok."
I due osservano i fuochi.
Bella idea quella dei fuochi aiuta non poco a vedere i movimenti nelle vicinanze del forte.
Passano alcuno minuti e alcuni bicchieri di Scotch.
"Hai visto?" dice lei e indica un punto in lontanaza.
"Dove?" Steve aguzza lo sguardo.
"Li tra il fuoco e la cabina del telefono."
Steve alza il fucile e indirizza il mirino nella direzione indicata.
Il verde del visore notturno coglie un movimento furtivo.
"E' uno di loro?" chiede Elen.
"No, non credo si muove con troppa circospezione - si alza - coprimi le spalle, scendo a controllare."
"No cazzo Steve..." ma la frase le si spegne in gola qundo la botola si chiude dietro alla sentinella.
Steve si muove veloce tra le auto in fiamme.
Aggira la figura e le si porta alle spalle.
Carica il fucile e lo porta sulla spalla.
"A terra!" grida
L'altro fa per voltarsi ma Steve gli è a un passo.
"A terra cazzo o ti faccio fuori!"
Quello si butta a terra.
"Faccia in su."
Quello si gira.
Steve gli si avvicina.
Accende la torcia che tiene sotto la canna del fucile.
L'uomo con i capelli rossi fa per parlare.
"Chi sei? - chiede Steve - da dove vieni?"
"Non come ho fatto ad arrivare qui... mi chiamo Paul, Paul Oldman!"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento